Milano, 10 maggio 2025 – A trent’anni dalla sua scomparsa, Alexander Langer continua a parlare al presente. Ne è stata dimostrazione l’intensa giornata di commemorazione svoltasi a Milano, in presenza e online, che ha raccolto attorno alla sua memoria una comunità variegata di persone, militanti, istituzioni e testimoni del suo pensiero. Un momento di riflessione profonda e collettiva che ha messo in luce la forza ancora attuale – e generativa – del suo messaggio politico, ecologico e umano.

Tra gli interventi più significativi, quello di Marco Boato, amico e compagno di un lungo tratto di militanza di Langer, che ha ricordato con commozione e lucidità l’uomo e il politico, la sua capacità di costruire ponti, e la radicalità mite del suo impegno. Boato ha anche presentato due opere a lui dedicate: “Le parole del commiato” e “Alexander Langer, costruttore di ponti”, edite da La Scuola, che raccolgono testimonianze, scritti e riflessioni sull’eredità lasciata da Langer.

Particolarmente toccante l’intervento dell’ex assessore del Comune di Genova, oggi monaco benedettino presso il Monastero di Santa Giustina a Padova, Dom Luca Dallorto O.S.B., che ha proposto un parallelo ispirato tra San Benedetto, Alexander Langer e Papa Francesco: figure che, in tempi diversi, hanno offerto una visione spirituale e concreta di ricostruzione sociale, basata sulla cura, sulla pace e sul rispetto dei limiti.

L’evento, curato da Marco Boato in qualità di Presidente Garante di Europa Verde, ha visto la partecipazione e i saluti di numerosi esponenti del mondo ambientalista e politico: Elisabetta Patelli, della Direzione Nazionale di Europa Verde; Fiorello Cortiana, tra i fondatori dei Verdi Italiani; Pinuccia Montanari dell’Ecoistituto ReGe; Onorio Rosati, Consigliere Regionale AVS; l’europarlamentare Benedetta Scuderi e il portavoce regionale Devis Dori. A moderare l’incontro, Camillo Piazza, presidente di Class Onlus.

Al centro di tutti gli interventi, un messaggio chiave di Langer che continua a risuonare con potenza nel nostro tempo:

“La conversione ecologica potrà affermarsi solo se apparirà socialmente desiderabile.”
(Intervento ai Colloqui di Dobbiaco, settembre 1994)

In queste parole si condensa l’attualità di Langer, la sua visione politica come progetto di civilizzazione e non solo come risposta tecnica o emergenziale alla crisi ambientale. Trent’anni dopo, la sua memoria è più viva che mai – un’eredità che interpella le coscienze e spinge ancora oggi a immaginare un mondo più giusto, umano e sostenibile.

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